Manscaping

Manscaping

Una recensione da poltrona della parrucchiera su quel film di Steven Shainberg che dovrebbe essere un ritratto immaginario di Diane Arbus e invece si perde in una intricatissima foresta di pelo.

26 Ottobre 2006

Diciamo che il titolo poteva dare adito a qualche giustificato sospetto, quindi confermiamo che, alla fine della fiera, questo, più che un film, è un trattato sulle origini della depilazione maschile — triste pratica, incoscientemente di moda tra i giovanotti d'oggi, che sentono il bisogno di avere il petto (e non solo) liscio liscio come il culo di un bambino.

C'è Nicole Kidman — bella come sempre e forse anche di più — che a questo giro c'ha una simpatica famigliola: marito, due bambine, cose così.

Poi c'è un'esperimento mal riuscito di Cesare Ragazzi, uno yeti con una voce strappamutande, malato non si sa bene se di tosse cattiva o di tubercolosi, come Keats, che però deciderà di fare la fine di Shelley, fine altresì detta "della gattina frettolosa". Almeno secondo il famoso proverbio remixato dalla Mariella, gattara matta di Firenze Rifredi:

Tanto va la gatta al largo, che alla fine affoga.

Vale — come sempre in questi casi — la cosiddetta "legge di Beautiful":

Alla televisione, se lui è bello, se ne innamorano tutte. Se lui è brutto come la morte, se ne innamora solo la più bella di tutte.

Così lui e lei se la intrescano un po' come viene (senza mai però andare oltre un petting adolescenziale non troppo spinto), in un'atmosfera surreale e carnascialesca fatta di nani, giganti, donne senza braccia, travestiti, mangiatori di coltelli, arrotini e giovani commercialisti: il marito di lei (che sembra scemo e non inganna) dopo un po' intuisce qualcosa e per la disperazione si trasforma progressivamente in Mahmoud Ahmadinejad.

A questo punto lo sceneggiatore si ricorda che dopotutto negli anni '50 il rasoio lo avevano già inventato e decide di stupirci con il colpo di scena finale: dopo una notte di lungo lavoro e sei litri di schiuma da barba, lei scopre che l'uomo lupo è in realtà Robert Downey Jr. e quindi, perché non trombarselo?

Romeo e Giulietta
Tanta fatica per nulla